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04/11/2024EIMA 2024, LA RISPOSTA TECNOLOGICA ALLE SFIDE GLOBALI
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura. Oltre 1.750 le industrie partecipanti, delle quali 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
“L’esposizione internazionale dell’EIMA suscita aspettative sempre più alte, perché offre soluzioni tecnologiche alle grandi sfide dell’agricoltura e dell’ambiente”. Con queste parole il Direttore Generale di FederUnacoma Simona Rapastella ha presentato questo pomeriggio al Palazzo dei Congressi di Bologna, la 46ma edizione di EIMA, l’esposizione mondiale delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura, la forestazione, la zootecnia e la cura del verde. “La crescita demografica, i cambiamenti climatici, le emissioni inquinanti, il benessere animale e la difesa della biodiversità - ha spiegato Rapastella - sono tutte questioni decisive per il futuro del Pianeta e possono essere affrontate solo con tecnologie agromeccaniche di nuova generazione”.
Organizzata nei suoi 14 settori merceologici e nei 5 Saloni tematici “Componenti”, “Digital”, “Energy”, “Green” e “Idrotech”, EIMA offre una scelta sconfinata di mezzi per aumentare la produttività dell’agricoltura riducendo drasticamente il suo impatto sull’ambiente. Sono circa 60 mila i modelli di macchine, attrezzature e componenti – prodotti dalle oltre 1750 industrie espositrici, delle quali 700 estere da 50 Paesi – esposti nel quartiere fieristico bolognese, che vede impegnati per intero tutti i suoi padiglioni ed anche gli spazi esterni per le attività dimostrative.
Nel ricordare il ricco programma di incontri e conferenze (oltre 150) che anima questa edizione, il Direttore di FederUnacoma ha sottolineato il contenuto tecnico della rassegna, che registra il record storico di Novità Tecniche premiate, le numerosissime anteprime e novità di prodotto presentate dalle case costruttrici e il presidio di EIMA Campus dove sono rappresentate undici Università, insieme a centri di ricerca e strutture di formazione.
Ma ha sottolineato anche il ruolo politico che la rassegna ha assunto in questi anni. Nei cinque giorni di svolgimento è infatti annunciata la presenza di rappresentanti del governo e delle istituzioni, oltre che delegazioni di parlamentari europei e nazionali, e di diplomatici di Paesi esteri, con l’obiettivo di conoscere le soluzioni tecnologiche più adatte alle diverse regioni del mondo, e per sviluppare il dibattito sui modelli di agricoltura, sulle variabili economiche e geopolitiche che condizionano i commerci, sulle strategie di cooperazione.
Grande spazio viene dato, in questa edizione dell’EIMA, alle tecnologie digitali e robotiche - è stato ricordato - alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e ai Big Data che permettono oggi di connettere l’attività delle aziende agricole ai sistemi di previsione meteorologica, di mappatura e di controllo dei territori, di monitoraggio dei prodotti anche ai fini sanitari, di gestione delle filiere agroindustriali, di distribuzione sui mercati, oltre che di controllo dei parametri operativi delle macchine ai fini dell’assistenza tecnica e della sicurezza sul lavoro.
“La moderna meccanizzazione consente dunque alle aziende di restare competitive e di marciare al passo con le esigenze ecologiche del Pianeta - ha detto Rapastella - e permette di inserire l’agricoltura all’interno di un macro-sistema che coinvolge tutti, dai consumatori alle istituzioni, fino al mondo della scuola e della formazione”. “Ecco perché questa esposizione – ha concluso Rapastella – non è più un evento ‘settoriale’ ma una ‘Fabbrica dell’innovazione’, aperta alle filiere agroindustriali e ai settori economici collegati, e proiettata verso il futuro.